Bruce a Trieste: due inevitabili passi lungo Canal Grande e un saluto a Joyce

Bruce a Trieste: due inevitabili passi lungo Canal Grande e un saluto a Joyce

 

Il Canal Grande

Realizzato fra il 1754 e il 1766 da Matteo Pirona, il Canal Grande, era uno degli elementi cardine del nuovo piano urbanistico che ha portato alla costruzione del Borgo Teresiano.

Nella zona occupata oggi dal Borgo Teresiano (da corso Italia a piazza della Libertà) un tempo c’erano le saline. L’area è stata interamente bonificata, ma i canali perpendicolari alla banchina furono oggetto di ampi studi. Si pensava infatti di escavarli maggiormente per ampliare la superficie navigabile della città e facilitare il carico/scarico delle merci direttamente dai magazzini fatti erigere sulle sponde, ma il progetto venne poi abbandonato e il Canal Grande rimase l’unico canale della città.

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Successivamente nel 1934 la parte finale del canale venne interrata con i materiali di risulta delle demolizioni attuate nelle zone del ghetto e di ciittà vecchia. Sul fondo del Canale giace anche una piccola nave torpediniera.

Il Canale è stato uno dei centri nevralgici della Trieste dell’Emporio. Lungo le sue sponde si affacciano tutt’ora i palazzi dei mercanti che hanno fatto grande la città, piazze, chiese e caffè storici: palazzo Gopcevich – oggi sede del Museo Teatrale Schmidl e della Fototeca dei Civici Musei, palazzo Carciotti, piazza Ponterosso, piazza Sant’Antonio, sorta sulla parte interrata nel 1934, la chiesa Serbo Ortodossa di San Spiridione e la chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, e lo storico Caffé Stella Polare.

Il Canale era originariamente attraversato da 3 ponti, un tempo girevoli per permettere l’entrata dei bastimenti (ponte bianco, ponte rosso e ponte verde), di questi oggi rimane solo il Ponte Rosso. Recentemente è stata realizzata anche una passerella pedonale – Passaggio Joyce o Ponte Curto – così chiamato dalla città per un presunto errore di misurazione della larghezza. In un momento di goliardia alcuni spiritosi cittadini hanno simulato pure un tiro alla fune per avvicinare le due sponde del canale.

Da Discover Trieste, Cose da fare / We Are Trieste / Canal Grande

 

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La statua di Joyce

Sul Ponte Rosso è stata posizionata nel 2004 la statua di James Joyce (realizzata dallo scultore triestino Nino Spagnoli in occasione del centenario dell’arrivo di Joyce a Trieste), ed è infatti proprio in piazza Ponterosso che si affaccia il palazzo sede della Berlitz School fondata dallo scrittore irlandese.

Itinerario Joyce

Se avete piacere di fare un giro alla scoperta di Trieste seguendo qualche itinerario, sfruttare gli itinerari di Joyce potrebbe essere molto interessante perché permettono di scoprire gran parte dei luoghi più suggestivi della città ma anche quelli meno usuali anche per i triestini stessi.

Sul sito del Museo dedicato a Joyce potrete trovare mappe e spunti facilmente consultabili su ben 21 punti di interesse cittadino.

http://www.museojoycetrieste.it/itinerario-joyce/

 

https://youtu.be/KZkwOsatV_E

 


Le meravigliose tavole di Fabrizio Di Nicola, in arte Pluc, ci accompagneranno in questa fantastica edizione 2016, con Bruce alla scoperta della nostra splendida Trieste!

● BIO: Fabrizio Di Nicola e Marco d’Angelo sono rispettivamente, disegnatore e sceneggiatore di Bruce Springsteen – Spiriti nella notte, una biografia a fumetti di Bruce Springsteen, il boss della musica rock. Una cavalcata attraverso la sua vita, i suoi successi e i suoi momenti bui; una scorrazzata attraverso le strade del New Jersey, tra corse automobilistiche e locali fumosi.

● QUANDO: Non solo i suoi fumetti –  sabato 23 aprile alle 15:00, ci sarà la presentazione del libro presso lo Stabilimento Ausonia

 

Interviste brevi ai protagonisti: Federica

Interviste brevi ai protagonisti: Federica

1. Che concerto porti al Trieste Calling The Boss 2016?
Mi esibirò da sola accompagnandomi con il piano in 3 canzoni che non sono le solite cover di Bruce, ma che sempre non vedo l’ora di cantare.

2. Cosa ti aspetti da questo festival e perché il pubblico non dovrebbe perderselo?
Ho preso parte a questa manifestazione l’anno scorso per la prima volta da cantante e l’anno ancora prima da spettatrice: è un’occasione molto bella per tutti, in particolare per i fans sfegatati come me, perché qui possiamo ascoltare le nostre canzoni preferite viste attraverso gli occhi di qualcun altro. Ascoltando sempre le registrazioni di Bruce, anche se dal vivo, sappiamo a memoria tutti i passaggi vocali e gli accompagnamenti musicali. In questo caso, incontrando nuovi artisti e le loro personali interpretazioni, abbiamo la possibilità di sorprenderci, perché magari la loro versione delle nostre canzoni preferite ci fa cogliere delle parole e delle note che prima non avevamo notato.

3. Piccolo spazio promozionale: puoi usarlo per raccontarci una novità della tua attività musicale.
Qui sono un po’ in difficoltà: non avendo un’attività musicale regolare in pubblico, sono imprevedibile, compaio un po’ a sorpresa (e la sorpresa molte volte è anche per me!), quindi se siete interessati vi consiglio di seguirmi sulla mia pagina Facebook 😉 Federica su Facebook

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