Annuncio date 2017

Sono state annunciate le date del “Trieste Calling the Boss 2017”!

Il festival si svolgerà dal 27 aprile all’01 maggio e come sempre ci sarà tanta tanta musica dedicata a Bruce Springsteen ma anche tanto altro; nelle prossime settimane tutte le informazioni …

Bruce a Trieste: Teatro Romano

Bruce a Trieste: Teatro Romano

 

TeatroRomano-anni-80Il Teatro Romano sorge ai piedi del Colle di San Giusto, dietro Piazza Unità d’Italia, e costituisce una delle più suggestive impronte dell’antica Tergeste romana. Il teatro (I-II sec. d.C) destinato a ospitare migliaia di spettatori, è stato edificato quasi interamente in muratura, ad eccezione del palcoscenico che doveva essere in legno.

Individuato già nel 1814 da Pietro Nobile grazie al nome del borgo che era sorto sopra, Rena Vecia (Arena Vecchia), venne portato alla luce solo nel 1938 in seguito ai grandi lavori di demolizione e di riqualificazione urbana.

Le statue ornamentali e le lapidi che decoravano il teatro sono ora all’Orto Lapidario (Civico Museo di storia ed arte)

Da Discover Trieste,  Cose da fare / We Are Trieste / Teatro Romano

L’anfiteatro di Trieste nella storia

In riva al mare, nella estremità inferiore del colle di S. Giusto, i Romani costruirono un grande teatro capace di contenere 6.000 spettatori.
La pendenza del colle venne utilizzata come nei teatri greci ma soltanto parzialmente perché è quasi interamente un’opera muraria. La parte più alta delle gradinate e il palcoscenico erano in legno. Molto poco è rimasto: soltanto il basamento della parte fissa della scena e le basi in muratura dei pilastri del portico. Al Civico Museo di Storia e Arte sono conservate le statue ornamentali. In tre iscrizioni dell’epoca di Traiano compare il nome di Q. Petronius Modestus, un personaggio legato al teatro del tempo e trova conferma la data della costruzione del teatro intorno alla seconda metà del I sec.

Teatro Romano Trieste Scavi

Come per gli altri monumenti romani subì la spoliazione delle pietre pregiate e già pronte ad altri usi. Divenne così il solido fondamento delle case che si costruirono sopra. Pietro Nobile, architetto neoclassico e studioso delle antichità locali, lo individuò nel 1814 guidato anche dal nome del luogo “Rena vecia” (Arena vecchia).
Scavi (1980-86) sono stati effettuati nella zona retrostante il teatro, lungo via Donota e le sue adiacenze. Sono venute in luce sotto il probabile corso delle mura augustee, ipotizzato lungo l’attuale via Rota, imponenti stratificazioni di terreno argilloso interpretabile come il risultato di opere di terrazzamento, anche per la presenza di una serie di muri di contenimento.

TeatroRomano2

Immediatamente a valle, a ridosso del muraglione di sostegno di via Donota, sono apparsi alcuni ambienti artigianali, la cui destinazione d’uso non è chiara. Il materiale fittile costituisce la maggioranza dei rinvenimenti; ne emerge una particolare ricchezza di ceramiche fini da mensa importate da area microasiatica, databili fra la metà del I sec. e gli inizi del II, fatto che apre nuove prospettive per lo studio del ruolo di Tergeste nei traffici con l’oriente mediterraneo.

La curiosità

Gli spettatori di un tempo dovevano avere uno spettacolo oggi quasi in immaginabile come sfondo delle rappresentazioni, perché il mare, a quell’epoca, giungeva fino a lì, a ridosso del teatro. Nessun edificio a coprire l’orizzonte e tantissima natura ancora in gran parte non assoggettata all’uomo.

Ipotesi di ricostruzione digitale:

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Riflessioni e pensieri

Ultimo fumetto della serie speciale #Calling2016! Non abbiamo lasciato nulla al caso in questa brevissima serie di articoli alla scoperta della città. In questa ultima vignetta, Bruce canta energico assieme Clemons, amico di sempre purtroppo scomparso, che abbiamo pensato di omaggiare in questa quinta edizione del Trieste Calling The Boss proprio a cinque anni dalla sua scomparsa.

Abbiamo scelto una parte del brano “American land” che a suo modo descrive come l’America sia sta stata costruita dagli immigrati di ogni dove, da una società multiculturale.
Trieste con la sia condizione di terra di confine, motivo di ricchezza culturale tanto quanto di frizione continue, è per vocazione mitteleuropea e multiculturale, crocevia da sempre ed esempio di convivenza tra etnie e religioni, una questione che oggi siamo tenuti più che mai ad affrontare.

” … nel cuore della città potrete trovare ovunque tracce della città antica e della sua vocazione multiculturale … ”
“there’s treasure for the taking
for any hard working man
who’ll make his home”

 

CI VEDIAMO STA SERA !

 

 


Le meravigliose tavole di Fabrizio Di Nicola, in arte Pluc, ci accompagneranno in questa fantastica edizione 2016, con Bruce alla scoperta della nostra splendida Trieste!

● BIO: Fabrizio Di Nicola e Marco d’Angelo sono rispettivamente, disegnatore e sceneggiatore di Bruce Springsteen – Spiriti nella notte, una biografia a fumetti di Bruce Springsteen, il boss della musica rock. Una cavalcata attraverso la sua vita, i suoi successi e i suoi momenti bui; una scorrazzata attraverso le strade del New Jersey, tra corse automobilistiche e locali fumosi.

● QUANDO: Non solo i suoi fumetti –  sabato 23 aprile alle 15:00, ci sarà la presentazione del libro presso lo Stabilimento Ausonia

 

“C’MON RISE UP” – Rock meets Gospel –

“C’MON RISE UP” – Rock meets Gospel –

Straordinaria la LineUp Calling The Boss 2016!

Signore e signori,
“C’MON RISE UP” – Rock meets Gospel –
Domenica 24 aprile, ore 15.00
Chiesa Evangelica Luterana
Largo Panfili 1, Trieste

“C’mon rise up” è un grido di resurrezione e di volontà di non arrendersi, tratto da una delle canzoni di Springsteen che interpreta con maggiore enfasi quella che è un’anima gospel. La canzone è “My city of ruins” e contiene una vera e propria preghiera di speranza:
“Now with these hands,I pray LordWith these hands,I pray for the strength, Lord With these hands, I pray for the faith, Lord”
Non a caso il gospel è una delle fonti d’ispirazione del rock and roll, e il rock porta con sé anche questa dimensione di fervore e spiritualità, fortemente influenzata dalla cultura afroamericana ma non soltanto. Una carica emozionale fortemente evocativa che è all’origine della storia musicale che ha da sempre ispirato il rock, non a caso anche Aretha Franklin e Elvis Presley hanno radici anche in quella musica.
Springsteen raccoglie queste radici e trasmette tutto questo nel suo rock, facendo dei suoi concerti e della musica, un momento di unificazione, un cerimoniale, un rito collettivo.

“C’MON RISE UP” – Rock meets Gospel, nasce per raccontare questo aspetto del rock. Nella perfetta cornice della Chiesa Evangelica Luterana, con le sue bianche facciate in pietra carsica e il suo stile neogotico, il coro gospel “Soul Circus” diretto dal Maestro Massimo Devitor accompagnerà l’esecuzioni di numerosi artisti che si alterneranno nelle esecuzioni di brani di Bruce e di altri artisti del mondo del rock; si alterneranno alla voce e agli strumenti: Davide Balbini, Renato Tammi, Raffaele Pastore, Carlo Ozzella, Powlean, Hernandez & Sampedro, Dorina mentre accompagneranno gli artisti: MD’s quarte, Gaetano Américo, Claudio Sax.

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